Associazione Culturale Camini

presenta

Tutte le proiezioni si terranno presso la sala dell'Ass.Camini

 in via Battista, 24 (centro storico) Grottaglie.

Tessera associativa €. 10  

Per informazioni: tel. 328/6517352

EcoPonente

 Ci attendono anni di notte dello spirito e della natura, sotto sistemi politici che considerano l’ecologia la tavola imbandita sulla quale gozzovigliare a spese delle generazioni prossime venture. I pochi scatti d'orgoglio della ragione, dell'intelligenza e della cultura sono stati aboliti  fin d'ora dalla tempestiva censura dei soliti amministratori eletti democraticamente. E già, perché la colpa di quello che accade all’ambiente ricade anche su quello che accade nella cabina elettorale. Una cosa è certa: dominano la melassa delle opinioni ed il sentimentalismo più stucchevole, l'instupidimento e la volgarità, la sagra dei luoghi comuni e  l'intrattenimento subculturale, ed intanto la distruzione va avanti. Chi affronterà le ingiustizie, ad una ad una, come don Chisciotte contro i mulini a vento ? Chi eliminerà le scorie radioattive e le malattie iatrogene ? Chi pulirà l'atmosfera e ci restituirà le stagioni ? Chi provvederà a cani e gatti abbandonati ? Chi difenderà gli zingari e gli immigrati clandestini ? Chi farà da scudo umano contro le guerre, e terrà lontano tutti i flagelli che ci perseguitano da sempre, e che non siamo ancora riusciti a sconfiggere ?...

 

Venerdì 16  dicembre  2005                         ore 20,30

“L’onorevole Angelina”

ITA 1947, regia di Luigi Zampa

 Martedì  20  dicembre  2005                        ore 20,30

“Arriva la bufera”

ITA 1993, regia di Daniele Luchetti

 

Mercoledì  28  dicembre 2005                    ore 20,30

 

TEATRO MONTICELLO GROTTAGLIE

Teatro –  Ingresso Euro 6

“Venticinquemila granelli di sabbia”

 E’ la storia di tre ragazzi che crescono nelle palazzine Italia, del loro giocare e sfuggire alla polvere rossa, che tutt’ora si sparge nell’aria e ricopre case e strade.

A Taranto dove questa storia vive, c’è dagli anni sessanta il centro siderurgico Italsider, fino agli anni ottanta, il più grande del mondo, vicino hanno costruito case, quartieri interi. Le ciminiere, mistero di un’infanzia, anche oggi continuano a fumare.

 

Lars von Trier

 Lars von Trier, che attraverso la macchina da presa riesce a comunicare l’inesattezza spazio-temporale dell’azione, può anche far divenire il mezzo tecnico la via più semplice per raccontare una porzione “anomala” di realtà. Attraverso la sua sperimentazione ha innalzato il digitale a mezzo per fare arte, per creare, aprendo la strada a molti altri registi e rendendo accessibili degli strumenti che fino ad ora sono stati nelle mani di pochi eletti. I progetti come “Avedore” (città del cinema on-line) sono sintomo di un malcontento comune, di una necessità di cambiare le norme che fino ad oggi hanno regolato l’industria cinematografica. Tutte le regole di fruizione, di concepimento e di produzione dettate dall’establishment, si sono sgretolate sotto i colpi del cineasta danese. Von Trier ha intuito che un certo tipo di cinema stava morendo, e attraverso i suoi film, i manifesti, i “dogmi” e le altre provocazioni, è riuscito a togliere quello strato di polvere che era posato sugli occhi degli spettatori ormai impigriti da una visione delle cose uguale a se stessa, stantia, che da troppo tempo imperava. Ha sperimentato oltraggiando i puristi della forma, ha rimodellato i canoni a suo piacimento, ed infine ha dato vita alle proprie storie, attraverso le quali ha saputo trovare dentro di sé i germi irrequieti della realtà…e della creatività.

 

Giovedì  5  gennaio 2006                              ore 20,30

 

“Dogville”

DAN-FRA-GER-GB 2003, regia di Lars von Trier

 Venerdì 13  gennaio 2006                            ore 20,30

“Idioti”

DAN 1998, regia di Lars von Trier

 Venerdì 20  gennaio  2006                           ore 20,30

“L’elemento del crimine”

DAN 1984, regia di Lars von Trier

 

 

David Lynch

Inventare nuove anse d’indipendenza per il cinema americano non è mai stato facile. David Lynch ha creato la sua forma d’indipendenza dal cinema mainstream fondandola su una fenomenologia del perturbante e del represso, che frullasse all’insegna del post-moderno ogni tipo di immaginario concepibile e sgretolasse le facciate del perbenismo e del luccichio della società occidentale. È l’orlo di un pozzo, il luogo dove Lynch si affaccia per estrarne, come da un deforme cilindro, le alchimie di Mulholland Drive e The Elephant Man. Esteta delle duplicità irrisolte, non c’e mai intenzionale cattiveria nelle sue evocazioni, ma solo il glaciale sforzo di registrare l’orrore nel suo punto culminante, ovvero quando può essere fissato nelle pieghe della realtà quotidiana, nella certezza angosciosa che sarà ripetuto di nuovo. Per questo le sue ambientazioni sono così accurate e iperrealiste, veri e propri doppioni dell’universo reale sensibile. Lo sguardo di Lynch preferisce i mondi chiusi e profondi, ambigui e speculari, a partire dagli sfondi per poi arrivare ai piani ravvicinati che contengono infinite piccole storie, magari di “minuscoli” esseri viventi in perenne dinamismo, proprio come lo sfondo pulsionale della coscienza umana. Non si tratta di scomporre analiticamente la superficie, ma di aprirsi alla vertigine della complessità. Dimostrando ancora una volta l’inconsistenza della presunta “normalità”.

Venerdì  27  gennaio  2006                        ore 20,30

“Mulholland Drive”

FRA-USA 2001, regia di David Lynch

 Venerdì 3 febbraio   2006                          ore 20,30

“Velluto blu”

USA 1986, regia di David Lynch

 Venerdì  10  febbraio  2006                       ore 20,30

“The elephant man”

GB-USA 1980, regia di David Lynch.

 

Pier Paolo Pasolini

 "Noi ci troviamo alle origini di quella che sarà probabilmente la più brutta epoca della storia dell'uomo: l'epoca dell'alienazione industriale. Lei ne è già una vittima, in quanto il suo giudizio non è libero proprio nell'atto in cui crede di meglio attuare la propria libertà. Io sono un'altra vittima in quanto la mia libera espressione viene fatta passare per altra da quella che essa è. Il mondo si incammina per una strada orribile: il neocapitalismo illuminato e socialdemocratico… L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo”.  

Pier Paolo Pasolini.

 

Venerdì 17  febbraio 2006                             ore 20,30 

“Comizi d’amore”

ITA 1964, regia di Pier Paolo Pasolini

 

Venerdi 24  febbraio 2006                             ore 20,30 

“Accattone”

ITA 1961, regia di Pier Paolo Pasolini

 

Venerdì 3 marzo 2006                                  ore 20,30

“Il Vangelo secondo Matteo”

ITA-FRA 1964, regia di Pier Paolo Pasolini

 

Sabato 11 marzo 2006                                  ore 19,30

CASTELLO  EPISCOPIO DI GROTTAGLIE

 Poesia

“Poeti Circus”                             

 L’antologia Poeti Circus (ediz. Poiesis, 2005)raccoglie il contributo di nuovi poeti italiani intorno ai trent’ anni.  Un percorso sensitivo per le sale del castello ci condurrà alla ricerca della loro erranza, vicinanza, fuga, allucinazione, umanità… nel segno di una continuità in rapporto ai valori della poetica pasoliniana. Con la partecipazione di  Giuseppe Goffredo.

Chi controlla la cultura oggi controlla gran parte della nostra vita, ed è indubbio che i nostri strumenti di produzione, diffusione e fruizione del sapere siano controllati da altri. Tutti gli strumenti di formazione culturale, sociale, personale, delle giovani generazioni sono controllati da altri, sono pensati, progettati, costruiti da altri, sono conosciuti, nel loro esatto funzionamento, da altri. Per "altri" si intendono alcune pochissime multinazionali, alcuni pochissimi ed omologati centri “irradiatori”, alcune ristrette conventicole politiche lì nella stanza dei bottoni, che progettano e producono praticamente quasi tutta la cultura da noi utilizzata. La forma e la logica di funzionamento degli strumenti di analisi e di crescita dei giovani è decisa altrove, dai consigli di amministrazione di potenti società interessate magari alla plastificazione totale del pianeta, o dai direttivi di forze politiche impegnate a restaurare una forma di “sapere” su misura, nostalgica riproposizione di retoriche ipocrite e antiprogressiste da ancient regime. Siamo sottomessi a una oppressione che agisce in primis sulla cultura.

Oggi e' ancora aperta una via d'uscita: la via di salvezza si chiama “resistenza culturale”. Solo con una tale forma di “rivolta silente” è possibile riappropriarsi dei concetti e delle informazioni che usiamo, è possibile ritornare ad essere padroni delle proprie scelte, creare i propri modelli culturali, fare in modo che il sapere rimanga un bene legato al territorio, all’individuo ed alla comunità che lo usa e lo sviluppa. 


Tutte le proiezioni si terranno presso la sala dell'Ass.Camini

in via Battista, 24 (centro storico) Grottaglie.

Tessera associativa €. 10  

Per informazioni: tel. 328/6517352

In collaborazione con Popularia: www.popularia.it

E.mail: associazionecamini@libero.it