Manduria, dove Natura è di Casa

( di Benedetto Quaranta - info: 349.4683798 )

 

Del versante orientale della provincia di Taranto soprattutto Manduria conserva gli ultimi sopravvissuti capolavori di madre Natura: sono ampie distese di profumata macchia mediterranea che a tratti diventa fitto bosco di lecci, sono vaste paludi costiere separate dal mare da alte e verdeggianti dune, sono limpidi torrenti che dopo un breve percorso si tuffano nello splendido mar Jonio …tutto frammisto a frequenti testimonianze delle fiorenti civiltà che sin dal neolitico hanno abitato tali luoghi. Questi tesori, difesi strenuamente per 20 anni dagli appassionati ecologisti di Legambiente, nel 2002 sono finalmente divenuti Aree Naturali Protette della Regione Puglia. Quattro sono i nuclei principali del neo istituito sistema delle Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale: partendo dal centro abitato di S. Pietro in Bevagna con la sua caratteristica “chiesa-torre” anticamente sorta sul luogo del leggendario sbarco dell’apostolo Pietro proveniente da Antiochia, spostandoci verso est lungo la litoranea salentina, si raggiunge il Fiume Chidro con le cui acque - si narra - furono battezzati i primi cristiani d’occidente.

Il Chidro, il principale fiume del Salento, ha le sue principali scaturigini in un profondo cratere subacqueo generato certo non dall’atto edificatore di un’eruzione vulcanica bensì dalla forza erosiva delle acque che con impeto sgorgano dal sottosuolo; ben conoscono i subacquei lo spettacolo offerto da un’immersione nelle acque tonificanti e cristalline di queste sorgenti. Esso fa parte di una più vasta riserva naturale che, verso nord, comprende anche centinaia di ettari della sempre più rara macchia mediterranea oltre ai due lussureggianti Boschi Cuturi e Rosamarina, ultimi lembi della grande Foresta Oritana tanto cara all’illuminato imperatore  Federico II di Svevia. Dalle alture su cui crescono maestose queste querce, guardando verso sud est in una delle non infrequenti limpide giornate di sole, si scorge uno specchio d’acqua, sembrerebbe un grosso stagno, separato dal mare da una sottile linea di verdeggianti dune: è la Vecchia Salina di Torre Colimena, luogo di sosta di esotici Fenicotteri Rosa, di Aironi Cenerini, di Garzette, di Volpoche nonché area di nidificazione dell’elegante Cavaliere d’Italia e, per questo, costantemente sorvegliata dai volontari di Legambiente.

 

Questo luogo, diviso dal centro abitato di Torre Colimena da rigogliosa macchia mediterranea folta di Corbezzolo ed Erica Arborea, insieme alle adiacenti Paludi del Conte costituisce una vasta zona umida di forte richiamo per l’avifauna, cigni compresi. Ma non solo gli uccelli hanno il loro paradiso fra questi canneti: la rarissima Tartaruga Palustre Europea (Emys orbicularis) ha qui uno dei suoi ultimi rifugi e, fino a non troppi anni addietro, anche le sue parenti marine a tali candide spiagge hanno affidato le loro uova; meno ostili sono ora questi flutti con la recente istituzione della Riserva Marina di Porto Cesareo.

Visitate questi splendidi luoghi, mai però senza l’ausilio di una guida esperta che saprà, al contempo, donare a voi la visione di indimenticabili immagini e garantire all’ambiente il rispetto che merita!

Per informazioni e prenotazioni:

Benedetto Quaranta, Guida Ufficiale delle Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale,

tel.349.4683798   benedettoquaranta@virgilio.it

 

Si organizzano escursioni guidate alla scoperta delle città d’arte, delle principali aree archeologiche, dei tesori enogastronomici nonché delle aree naturali protette di Puglia e Basilicata.